Euribor ai minimi storici, ottimo per comprare casa: come scegliere un mutuo?

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Riprendiamo dal quotidiano La Stampa di oggi alcune interessanti considerazioni sull’attuale mercato dei mutui. L’Euribor, ossia il più importante parametro pere misurare il costo del denaro, è sceso sotto l’1% annuo. Un minimo  storico, per la gioia di chi oggi sta rimborsando un mutuo (basti pensare che due anni fa era superiore al 4%) e anche per chi sceglie di accendere un mutuo per i prossimi anni. Dal punto di vista finanziario è difficile pensare a condizioni migliori di quelle attuali per acquistare una casa; se si tratta della prima casa, poi, ancora meglio, perché si potrà beneficiare di agevolazioni particolari nei finanziamenti e nell’imposizione fiscale.

Ma come scegliere un mutuo?
Innanzi tutto bisogna calcolare bene i rischi connessi ai vari tipi di tasso:
* per i mutui a tasso fisso: il rischio è di pagare rate eccessivamente alte se in futuro i tassi dovessero scendere: il mutuo fisso per costruire una casa non è necessariamente una carta vincente;
* per i mutui a tasso variabile: la rata è in funzione dell’Euribor maggiorato di uno spread: qui il rischio è di pagare rate crescenti e oltre i propri mezzi se in futuro i tassi dovessero salire;
* si può anche optare per i mutui a tasso misto, in cui la rata inizialmente è fissa, ma può divenire variabile in seguito, se così sceglie il debitore.

Ecco alcuni consigli utili:
1. Attenzione alla maggiorazione del tasso rispetto all’Euribor. Euribor + 2% è ben diverso da Euribor + 2,5%. Un tasso iniziale basso per il periodo di avvio (per esempio, per un semestre) attira molto i clienti, ma può riservare rate ben superiori in seguito.
2. Attenzione alle commissioni degli intermediari: l’intermediazione fa risparmiare tempo ma aggiunge costi notevoli. Le finanziarie o i mediatori del settore mobiliare sono retribuiti con una commissione fissa anticipata, calcolata sul valore del mutuo richiesto. Supponiamo che il mutuo sia di 200.000 euro: all’intermediario andranno dai 3000 ai 10.000 euro. Le rate che andrete a pagare non sono commisurate ai 200.000 euro, ma a 203.000 fino a 210.000 euro. Perciò conviene almeno chiedere di indicare in maniera precisa l’importo della commissione.
3. Scegliere sempre una finanziaria iscritta ad Assofin, un’associazione di categoria che può garantire una certa serietà.
4. Informarsi bene sul Taeg, il Tasso Annuo Effettivo Globale che indica in modo sintetico e preciso il costo del mutuo, compreso tutto (tasso di interesse, commissioni, spese, costi di istruttoria e perizie).


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