ETF azionari con cedola: buona soluzione per crearsi una rendita
Di NicolettaI rendimenti dei titoli di Stato si stanno avviando a diventare praticamente invisibili. E allora sono molti i risparmiatori che guardano alle azioni come opportunità di guadagno, confortati dagli spiccati rialzi degli indici azionari nelle borse più importanti del mondo nell’ultimo quinquennio.
La strada dell’azionario può essere percorsa anche mediante la sottoscrizione di ETF, fondi quotati in borsa che si limitano a replicare l’andamento di un determinato indice (ad esempio, il FTSE Mib di Milano) oppure di un particolare settore di aziende. Tutti gli ETF hanno costi molto contenuti (tra lo 0,5% e lo 0,9% annuo) rispetto ai fondi comuni di investimento (tra l’1,5% e il 2% annuo in media). Alcuni ETF, poi presentano l’ulteriore vantaggio di pagare periodicamente una cedola/dividendo – proprio come le obbligazioni corporate o i titoli di Stato, il che garantisce flussi regolari di rendimento in portafoglio, ad esempio ogni trimestre. Si chiamano ETF a stacco cedola o ETF con cedola.
Nel 2014 gli investitori hanno dato la preferenza a ETF con distribuzione della cedola che hanno come sottostante indici europei, ma è anche possibile optare per un ETF che seleziona con cura azioni a livello globale. Tenendo presente che per questi esistono gli stessi rischi di quando si investe in azioni internazionali: volatilità delle Borse incluse nel paniere di riferimento, rischio legato ai paesi emergenti, rischio di cambio. Per questo occorre scegliere azioni di aziende dei paesi emergenti caratterizzate da alta qualità e sostenibilità degli utili
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