ESG: l’acronimo che indica agli investimenti sostenibili

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La sigla ESG è formata dai tre termini inglesi Environmental, Social e Governance (“ambientale, sociale e relativo al modello di governo”) che costituiscono i tre fattori essenziali per misurare la sostenibilità e l’impatto etico di un investimento.

Sono sempre più numerosi gli investitori desiderosi di valutare le loro scelte finanziarie in base ai criteri ESG quando affrontano il processo di costruzione del portafoglio.
* Il primo, quello relativo all’ambiente, prende in considerazione rischi come cambiamenti climatici, emissioni di CO2, inquinamento dell’aria e dell’acqua, sprechi e deforestazione messi in atto dagli emittenti di un determinato prodotto finanziario.
* Il secondo, quello relativo all’aspetto sociale, include le politiche di genere, il rispetto dei diritti umani, gli standard lavorativi e i rapporti con la comunità civile.
* Il terzo universo (governance) è riferito alle pratiche di governo societarie, come ad esempio le politiche di retribuzione dei top manager, la composizione del consiglio di amministrazione, le procedure di controllo, i comportamenti dell’azienda in rapporto alle normative e alla deontologia professionale.

La scelta di investimenti ESG produrrà naturalmente la ovvia esclusione di titoli come quelli delle aziende che producono armi, che inquinano il Pianeta senza remore o che sfruttano il lavoro minorile.

Siamo ormai giunti a un punto in cui per i fondi comuni e per le società che emettono azioni o obbligazioni i fattori ESG sono ritenuti praticamente imprescindibili. Come dire: le componenti ESG stanno lentamente entrando nel DNA del mondo finanziario e dei suoi prodotti. Oggi si stima che circa l’80% circa degli investitori istituzionali inseriscano i criteri ESG nelle loro strategie d’investimento, non solo quelle relative a singoli prodotti, ma anche alle gestioni patrimoniali, che sono sempre più spesso orientate all’universo ESG.

Che dire delle prestazioni di questi investimenti: sono remunerativi? E’ ancora da dimostrare che l’inserimento dei fattori ESG nella costruzione del portafoglio porti sempre a migliori rendimenti. Del resto il fenomeno è relativamente recente e i dati storici a nostro disposizione sono ancora troppo scarsi. Come in ogni tipo di investimento, il risultato finale è influenzato da una miriade di fattori – i primi dei quali sono la collaborazione tra un cliente informato e “illuminato” e un consulente competente nel suo settore.


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