Economie emergenti: dopo i BRICS arrivano i MIST o i MINT

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MISTDopo aver tanto sentito parlare dei BRICS, gli acronimi del momento nel settore delle economie emergenti sono due: MIST e MINT, che stanno rispettivamente per Messico, Indonesia, Sudcorea e Turchia oppure per Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia. Due termini coniati da Jim O’Neill di Goldman Sachs, lo stesso che creò l’acrostico BRIC. Sono questi i nuovi mercati su cui puntano gli investitori più “all’avanguardia” oppure quelli che hanno più dimestichezza con la speculazione azzardata – decidete voi.

Vale comunque la pena di saperne un po’ di più di queste economie emergenti. Hanno in comune una forte crescita demografica per almeno i prossimi 20 anni e anche le loro prospettive di crescita economica sono interessanti.

Il Messico sta facendo rapidi progressi in termini di infrastrutture, la classe media si sta ingrossando con conseguente crescita del mercato dei consumi interni e diminuzione della disoccupazione, mentre il tasso di povertà è in rapido declino. Le aspettative sono che il PIL pro capite supererà quello di tutti i paesi europei (eccetto i primi tre della classifica) entro il 2050.

L’Indonesia vanta una popolazione enorme e un’economia mista in cui sia il settore privato che quello pubblico hanno estrema importanza. Si tratta della più forte economia del sudest asiatico e fa già parte del G20. Dovrebbe entrare nel novero delle 10 economie più forti del paese nel prossimo decennio.

La Corea del Sud è un paese infinitamente più sviluppato dei pur forti BRIC, con una crescita del 4-6% annuo e un’alta sostenibilità della crescita a lungo termine. Nel 2009 il suo PIL superava già quello del Canada, che pure rientrava nei G7. Nel 2010 ha sorpassato la Spagna e probabilmente prima del 2016 supererà anche l’Italia, diventando l’undicesima potenza economica mondiale. Il rating creditizio della Corea del Sud probabilmente raggiungerà il livello AAA prima del 2050.

La Turchia sta crescendo più rapidamente della Cina ed è la terza economia del mondo quanto a tasso di crescita. Con il vantaggio di crescere più per l’edilizia che per l’export (come fanno invece Cina e Russia). Le costruzioni da sole costituiscono circa il 6% dell’economia turca e ad esse sono collegate altri importanti settori come acciaio, legno ed energia.

La Nigeria può essere definita come un paese a reddito medio, economia mista con molti settori in espansione: finanziario, servizi, comunicazioni. E’ la terza economia africana per importanza dopo Sudafrica ed Egitto e probabilmente entrerà a far parte delle 20 maggiori economie mondiali entro il 2020.


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