Dal 19 marzo si può sottoscrivere il nuovo BTP Italia: principali caratteristiche

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Appena annunciato dal viceministro Grilli l’arrivo dei BTP Italia, prodotto che si rivolge ai piccoli risparmiatori che cercano un investimento a medio termine. Si potrà acquistare in banca e online mediante i sistemi di home banking che abbiano accesso alle funzioni di trading. Si comincerà nel periodo 19-20 marzo (con prenotazione fino a quattro giorni prima). I BTP Italia avranno un taglio minimo di 1000 euro, durata di 4 anni, cedole semestrali (a differenza degli altri Buoni, che rivalutano il capitale in un’unica soluzione a scadenza, penalizzando l’investitore nel caso di deflazione) e un rendimento allineato all’inflazione italiana. A partire dal 26 marzo i BTP Italia potranno essere negoziati sulla piattaforma elettronica MOT di Borsa italiana.

Il fatto che lo strumento sia indicizzato all’inflazione italiana e non a quella europea è una soluzione atta a preservarne il valore e molto apprezzata dai piccoli investitori. Per coloro che deterranno i titoli fino alla naturale scadenza del 26 marzo 2016 è previsto un premio fedeltà del 4 per mille (primo caso nella storia italiana).

Da notare che si tratta della prima volta in cui il Tesoro emette titoli di Stato non mediante un’asta ma passando tramite la Borsa. Il tasso reale sarà stabilito il giorno di chiusura del collocamento, ma comunque non sarà più basso del tasso minimo garantito quando si avvierà la sottoscrizione. Non sono previste commissioni bancarie alla sottoscrizione e la tassazione dei BTP Italia sarà agevolata, ovvero al 12,5%.

Tutto fa pensare che il lancio del BTP Italia sarà un successo, sarà emesso senza limiti per soddisfare interamente la domanda e ha lo scopo dichiarato di proteggere le famiglie dal carovita, che in Italia corre molto più in fretta rispetto all’Eurozona. Il BTP Italia potrebbe essere la strada per portare la maggior parte del debito pubblico nazionale nelle mani degli italiani: il primo passo per tornare a scrivere l’agenda politica a Roma, invece che a Francoforte.


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