Da gennaio 2017 in vigore la nuova direttiva Mifid 2: che cosa cambierà
Di RobertoTra un anno e mezzo circa saranno vigenti le normative della direttiva Mifid II, una nuova disciplina europa volta a tutelare maggiormente gli investitori retail con particolari misure sui prodotti finanziari, che potremmo riassumere in 3 punti:
1. Iniziative volte a ridurre il rischio che i prodotti finanziari emessi e/o collocati non siano adeguati al cliente finale. Vengono ulteriormente ristretti i campi di applicazioni dei principi di adeguatezza e appropriatezza e introdotte delle Autorità nazionali (ESMA ed EBA) che possono proibire o restringere il marketing e il collocamento di alcuni strumenti finanziari o depositi strutturati.
2. Ridefinizione delle caratteristiche del servizio di consulenza indipendente volta a una maggiore tutela e informazione del cliente.
3. Rafforzamento della normativa sulla valutazione di adeguatezza e gli obblighi di comunicazione alla clientela, anche su costi e oneri connessi ai servizi di investimento o accessori che devono includere anche il costo della consulenza (se rilevante), il costo dello strumento finanziario raccomandato o venduto al cliente e le modalità con cui il cliente può remunerare il servizio di investimento ricevuto. Le informazioni circa tutte le voci di costo devono essere presentate in misura aggregata, per consentire al cliente di conoscere il costo complessivo e il suo effetto cumulato sul rendimento dell’investimento. Laddove possibile, tale informazione deve essere fornita almeno una volta all’anno durante la durata dell’investimento.
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