Che cos’è un conto corrente a pacchetto?
Di AnnamariaLe tipologie di conti correnti offerti dalle banche italiane sono numerose. Le più diffuse possono essere ricondotte a tre categorie, sull’ultima delle quali ci soffermeremo in questa sede:
* Conti ordinari o conti a consumo, in cui le spese e le commissioni addebitate dipendono dal numero di operazioni effettuate: più operazioni e transazioni si svolgono, più si spende.
* Conti in convenzione: sono quelli che beneficiano di sconti e agevolazioni grazie ad
accordi precisi con determinate categorie di clienti.
* Conti a pacchetto – Sono un servizio che prevede il pagamento di un canone forfettario che esclude il pagamento dei singoli servizi e delle singole operazioni. Si noti che in alcuni casi il canone può comprendere anche servizi che esulano dalle transazioni sul conto corrente stesso, come ad esempio bancomat, carta di credito, home banking, cassette di sicurezza, assicurazioni e gestione del risparmio.
All’interno della categoria de conti a pacchetto si distinguono i conti con franchigia, in cui il canone include un numero limitato di operazioni gratuite e i conti senza franchigia, con i quali è possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite.
La scelta di un conto a pacchetto è quasi sempre una soluzione preferibile per chi fa un uso frequente del conto corrente. Consigliamo comunque di verificare con cura quante e quali sono le operazioni incluse nel canone: il rischio infatti è di dover sborsare una cifra elevata per effettuare anche soltanto un’operazione extra. Inoltre va ricordato che l’importo del canone da solo però è sufficiente per valutare la convenienza o meno di un conto. Per avere un’idea del costo indicativo annuo occorre verificare l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC) una voce che si trova all’interno dei fogli informativi sui conti correnti.
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