Conto corrente gratis per i pensionati sotto i 1500 euro: ma chi lo pagherà?

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Secondo il Decreto Liberalizzazioni le banche sono tenute a offrire conti correnti gratuiti (ovvero privi sia di spese di apertura che di spese di gestione) a tutti i pensionati che percepiscono fino a 1500 euro mensili. La gratuità si limita ai servizi base destinati all’accredito e al prelievo della pensione e non copre altri servizi eventualmente richiesti dal titolare del conto. Ma il numero di pensionati che ne potranno beneficare è decisamente alto.

Apparentemente si tratta di una buona idea, ma in realtà in questo modo il Governo ha deciso che non abbia più prezzo un servizio che però ha un costo per la banda che lo rende. Come dire… togliendo il prezzo non scompaiano gli oneri che le banche devono sostenere. Semplicemente, questi costi saranno trasferiti altrove.

Le banche, specialmente in questo periodo, non godono di molte simpatie, e in qualche maniera tutto quello che va a colpirle, piace molto al pubblico. Però, obiettivamente, se aumentano i costi per gli istituti di credito, la conseguenza più ovvia è che questi saranno solo spostati. Per la precisione, o su tutti gli altri correntisti oppure sugli azionisti delle banche, tra i quali ci sono anche molti piccoli risparmiatori – proprio quelli che tutti dicono di voler proteggere e tutelare.


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