Cosa sono i conti dormienti

Dietro il termine “conti dormienti” si celano tutti i depositi bancari non movimentati da almeno 10 anni, con una giacenza superiore ai 100 Euro. Si tratta di depositi di denaro e di strumenti finanziari, quindi libretti di risparmio, conti correnti (anche postali), azioni, obbligazioni o titoli di Stato.

Gli intermediari finanziari e assicurativi (rientrano nell’applicazione della norma anche titoli e contratti assicurativi) devono censire i rapporti oggetto della disposizione e quindi inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al titolare del rapporto. Il risparmiatore avrà 6 mesi di tempo per “svegliare” il suo deposito dormiente.

Qualora i fondi non vengano reclamati, dopo i 6 mesi il deposito si estingue e il saldo derivante dall’estinzione è girato al Fondo del Ministero dell’Economia e delle Finanze istituito dal Governo, per finalità sociali. Si avranno poi ancora ulteriori 10 anni di tempo per chiedere il rimborso.

Gli elenchi dei depositi ‘non risvegliati’ sono ora consultabili su Internet, precisamente sul sito del ministero dell’Economia a questa pagina. Per consultare i dati bisogna interrogare il motore di ricerca: sottoponendo la query al motore di ricerca compariranno informazioni su depositi bancari, strumenti finanziari e libretti postali, sia nominativi, sia al portatore. Si può fare una ricerca per nome e cognome della persona, oppure inserire le iniziali del nome, del cognome e l’anno di nascita. Sono obbligatori almeno due parametri per la ricerca. Se la ricerca va a buon fine, nella parte bassa della schermata compariranno i dati del conto dormiente. Molti sicuramente se lo chiederanno: la risposta è no: non è pubblicato online l’importo dei conti!

Chi si dovesse scoprire tra gli ‘smemorati’ dovrà affrettarsi a fare un’operazione sul proprio conto per evitare di perdere il denaro depositato oppure rivolgersi all’intermediario indicato e bloccare il ‘trasloco’ del proprio denaro. Tutti i dettagli sono i disponibili sul sito del Ministero del Tesoro.