Con l’evoluzione della tecnologia cambiano gli indici settoriali degli investimenti in borsa
Di AnnamariaI mercati finanziari sono profondamente influenzati dall’evoluzione tecnologica, non soltanto dal punto di vista operativo, ma anche “contenutistico”. Fino a ieri le azioni di società come Facebook e Microsoft appartenevano allo stesso settore di investimenti, ma oggi non è più così. Il 28 settembre S&P Dow Jones Indices e lo standard Gics hanno introdotto al posto della vecchia categoria “telecomunicazioni” un nuovo settore detto “servizi di comunicazione” che include le società che si occupano di tecnologia, media e telecomunicazioni. Di questo nuovo settore sono entrate a far parte anche tutte le società del settore dei “consumi discrezionali” che in precedenza erano inserite nei due sottosettori “media e Internet & direct marketing retail”, nonché alcune società di quello che si chiama comunemente “settore IT”. Qualche esempio: Facebook e Alphabet sono passate dal vecchio settore tecnologico al nuovo settore dei servizi di comunicazione (e il loro sottosettore non è più quello del software e dei servizi online, bensì dei media e servizi interattivi). Netflix è passata dal settore dei Consumi discrezionali al nuovo settore delle comunicazioni (e il suo sottosettore non è più quello detto “Internet & direct marketing retail”, bensì “cinema e intrattenimento”).
Il risultato è che il settore dei servizi di comunicazione è ora quello più vasto dell’indice S&P 500, con un peso che si aggira sul 10% della capitalizzazione totale. In pratica, la riorganizzazione del Gics è volta a ricordare ai mercati di che cosa si occupano davvero le aziende quotate in borsa ed è mirata a evidenziare da quali ambiti ottengono la maggior parte del loro fatturato (talvolta infatti offrono dei servizi parzialmente sovrapposti).
Con la ristrutturazione del settore delle telecomunicazioni cambia anche le caratteristiche economico-finanziarie del settore nascente. Mentre il precedente settore apparteneva alla categoria dei titoli “difensivi” (poco correlati con l’andamento del ciclo economico), il nuovo settore entra nella famiglia dei “ciclici”. E se prima il settore delle telecomunicazioni apparteneva alla categoria dei “Value” (quello delle società con buoni fondamentali di bilancio) il nuovo settore è invece un “Growth” (quello delle aziende con alte aspettative di crescita). Tutti elementi di cui devono essere consapevoli gli investitori.
Commenta o partecipa alla discussione