Come scrivere un cv o resume

Di
curriculum vitae

In molte occasioni, i recruiter e i responsabili delle risorse umane dispongono di tempo limitato per esaminare un curriculum vitae. Di conseguenza, la redazione di un CV ben strutturato diventa cruciale, soprattutto se si aspira a superare la fase del colloquio.

Vediamo quindi preziosi suggerimenti su come redigere un curriculum che catturi l’interesse dei potenziali datori di lavoro.

In primo luogo, è essenziale selezionare un template adeguato; per chi desidera esprimere un tocco di creatività, l’utilizzo di Canva può rivelarsi di grande supporto. La chiave per un curriculum di successo è la sua intuitività, sinteticità e struttura logica. Inoltre, assicurarsi che il documento sia inviato in formato PDF e completo di una dichiarazione di consenso alla privacy (“Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003 e dell’art. 13 GDPR”).

In passato, era consuetudine seguire i layout Europass e redigere in maniera estremamente dettagliata; tuttavia, oggi, la sintesi è la chiave del successo. Specialmente per chi è appena uscito dall’università o ha un livello di esperienza minimo, è consigliabile mantenere il curriculum su una sola pagina.

Le sezioni del curriculum vitae

Un cv ha solitamente quattro sezioni principali: informazioni personali, educazione, esperienze lavorative, skills. Si consiglia quindi di strutturare il documento nel seguente modo:

  • Informazioni personali: Nome e cognome, contatti, email, numero di telefono (prestando attenzione al prefisso), città e stato*. È consigliato includere un link cliccabile al proprio profilo LinkedIn. Talvolta, si può inserire anche un “Abstract”, un breve riassunto che descrive la propria identità e passioni. La coerenza tra l’Abstract e il resto del curriculum, e soprattutto le skills, è fondamentale. É consigliabile personalizzare il proprio abstract in relazione alla posizione specifica: questo assicura che il curriculum soddisfi le esigenze e le responsabilità specifiche associate a quella particolare opportunità professionale.
    * Non necessariamente l’indirizzo di residenza, ma può indicare la città pertinente all’applicazione (ad esempio, se si sta cercando un’opportunità a Londra).
  • Educazione: Elenco dei titoli accademici. È possibile trascurare gli studi liceali e indicare direttamente l’università. Nel caso in cui gli studi non siano ancora stati completati, è consigliabile indicare “in corso” come data di fine. Si può anche specificare il punteggio finale di laurea o la media dei voti, includendo sempre la scala (es. 27/30).
  • Esperienze lavorative: Questa è una delle sezioni più cruciali insieme all’educazione. È importante elencare solo le esperienze rilevanti per la posizione a cui si è interessati, e fornire dettagli sul periodo, il tipo di contratto (tirocinio o full-time) e elencare in modo conciso le mansioni svolte e gli obiettivi raggiunti in modo misurabile. In questa sezione, è possibile menzionare progetti svolti con l’università, se rilevanti, poiché dimostrano un forte interesse nella materia di studio. Le esperienze accademiche e lavorative dovrebbero essere elencate in ordine cronologico, partendo dalla più recente.
  • Competenze (Skills): Questa sezione riguarda l’aspetto pratico di ciò che si sa fare, come le competenze trasversali, le lingue, i software e i programmi. È essenziale poter giustificare l’inserimento di una specifica skill nel curriculum. Se un selezionatore richiede spiegazioni, bisogna assicurarsi di essere in grado di fornire esempi concreti che giustifichino tale scelta

A livello estetico, in generale è consigliabile utilizzare il grassetto per guidare il lettore, mantenendo tuttavia un unico stile di carattere per evitare confusione, con una dimensione del font compresa tra 10/12 px. Nel caso in cui sia necessario, rimandiamo all’articolo su come scrivere un curriculum vitae in Inglese.

“Raccomandazioni finali”

I cacciatori di testa italiani consigliano di presentare dei curricula snelli e funzionali, ma contenenti tutte le esperienze formative e lavorative, tralasciando hobby e interessi troppo personali. Assolutamente vietato anche millantare conoscenze non vere e disponibilità al trasferimento: è controproducente, anche se a livello superficiale parrebbe dare un po’ di smalto alla presentazione. L’esaminatore vuole arrivare subito al dunque e rispondere alla domanda: che cosa sa fare questo candidato? E durante il colloquio, con poche domande lo capirà immediatamente.

Quando si elabora un curriculum vitae l’errore è sempre dietro l’angolo e ogni imperfezione, anche la più insignificante, può pregiudicare la buona impressione che invece si desidera fare con questa sorta di “macro-biglietto da visita”. Occorre quindi controllare che non ci siano assolutamente errori ortografici o di battitura – per non parlare degli errori imperdonabili sui dati necessari per contattare il candidato (e-mail e numeri di telefono).

La lettera di accompagnamento non è più molto di moda, ed è consigliata solo in caso di autocandidatura – cioè quando non si risponde a un annuncio.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloFinanza.net – Guida agli investimenti finanziari supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009