Come fanno i campionati di calcio a generare soldi?

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Il mondo del calcio, si sa, fa girare molti capitali: siamo a conoscenza del prezzo di mercato dei giocatori, del valore dei loro cartellini, dei discorsi dei loro procuratori tesi ad aumentarne il peso sul mercato, sappiamo tutto dei debiti di una società, del passaggio di proprietà, di molte cose.

Ma cosa, in questo interessante ambiente, collabora massimamente al giro di denaro? Quali elementi tenere in considerazione per capire qualcosa di più a riguardo?

Nelle prossime righe vedremo e scopriremo insieme qualcosa di più sull’affascinante gioco “del pallone” e di tutti i satelliti che gli ruotano attorno.

Partiamo proprio dal mondo degli sponsor: avete presente quelle maglie piene di “patacche” che i giocatori indossano durante la partita, oppure sulle divise da allenamento? Quelli sono sponsor. Sulle fiancate dei pullman della squadra? Altri sponsor. Allo stadio sui cartelloni? Sponsor. Stesso discorso per le marche delle divise (non solo abbigliamento tecnico: i giocatori hanno a disposizione pure un abito di rappresentanza, generalmente fornito da un’azienda leader sul territorio di provenienza della squadra). 

In effetti, il territorio di una squadra influenza molto il parterre di sponsor che possiamo trovare sui cartelloni durante un match, dalle categorie inferiori (dove è normale che il fruttivendolo del paese abbia interesse a mostrare il suo nome al campetto la domenica), su su fino alla serie A.

In questo modo, nomi come “Pirelli” e “Pulcinelli Autotrasporti” si possono trovare ben mischiati sui bordi dei maggiori campi da calcio: ebbene, Pirelli e un’ipotetica “Pulcinelli” (tutti quei nomi sui cartelloni a bordocampo, insomma) hanno una grossa responsabilità per quanto riguarda il giro d’affari che monta come panna da anni attorno al calcio. 
Non solo: i diritti TV hanno un peso notevole sul mondo del calcio, e influenzano molto ogni suo aspetto, sia in territorio nostrano che a livello internazionale. Non solo diritti TV, però, ma pure diritti Internet: al giorno d’oggi il web rappresenta infatti una fetta di mercato che proprio non si può ignorare. 

Azionariato popolare: quanto pesa?

Alcune società, soprattutto in Spagna e Germania (pensiamo, ad esempio, al Barcellona) hanno da moltissimo tempo un introito che deriva dall’azionariato popolare: significa che i supporter del team in questione, versando una quota annuale, diventano veri e propri soci, arrivando ad avere peso nelle decisioni del club. 
Senza dubbio si tratta di un modo efficace sia per avere dei soldi in più da investire per aggiudicarsi il giocatore più in voga nel panorama calcistico, ma non solo: crea un legame molto forte e speciale tra squadra e tifoseria, i cui destini paiono, in questo modo, molto più legati del solito. 

Come abbiamo visto, sono molti i fattori che permettono a questo universo costruito attorno a una semplice palla di essere ciò che è oggi: un mondo ricchissimo che produce quasi da sé la sua fortuna, attraverso epiche narrazioni e stelle sempre più luminose. 
Di certo è uno sport in grado di creare un territorio di comune sentire che va oltre le barriere nazionali e linguistiche, terra di approdo per chiunque abbia voglia di dedicare la sua passione a uno sport che lo faccia sentire come in una grande, rumorosa, famiglia.


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