Vantaggi e svantaggi delle obbligazioni convertibili
Di NicolettaLe obbligazioni convertibili (in inglese convertible bonds) sono un strumento finanziario interessante: titoli di debito che possono essere rimborsati anche con titoli di altra natura (ma di uguale valore) se il sottoscrittore lo ritiene opportuno.
L’esempio più classico è quello dell’obbligazione convertibile in azioni, con la quale l’investitore, alla scadenza ha la possibilità di ricevere delle azioni (della stessa azienda oppure di un’altra) invece della liquidità. Ovviamente questo “scambio” ha senso quando il tasso di conversione bond/azione è conveniente perché il valore delle azioni è nel frattempo cresciuto.
Perché le aziende lanciano obbligazioni convertibili? Principalmente per influenzare positivamente il mercato, lasciando intendere che le azioni sono destinate a salire di prezzo in futuro. Quando si emettono le azioni invece si lascia un messaggio meno ottimista, sottintendendo che il loro prezzo è destinato a calare in seguito.
Per l’investitore le obbligazioni convertibili hanno diversi vantaggi: nel malaugurato caso di fallimento della società, il loro rimborso è prioritario rispetto a quello delle azioni. Trattandosi di obbligazioni, sono almeno in parte protetta dall’eventuale ribasso delle azioni sottostanti, mentre invece se il valore delle azioni sale, si può approfittare della situazione sia applicando il diritto di conversione sia rivendendo il bond a un prezzo superiore a quello di acquisto. Inoltre, le azioni convertibili costituiscono un’eccellente opportunità per gli investitori meno esperti che non hanno intenzione di entrare di petto sul mercato azionario, diventando soci di un’azienda solo in un secondo tempo.
Le obbligazioni convertibili non risultano invece vantaggiose quando il mercato obbligazionario e azionario scendono simultaneamente: in questo caso le obbligazioni ordinarie avrebbero reso di più e la conversione dei bond in azioni non è vantaggiosa.
Un altro aspetto da non sottovalutare per gli investitori alle prime armi è che i bond convertibili devono essere marcati stretti e non lasciati da parte fino alla scadenza, sfruttando il potenziale insito nell’azione sottostante quando il suo valore si rialza, ovvero cogliendo le occasioni al momento opportuno.
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