Che cosa si intende per ETN?
Di Daniele GrattieriETN è una sigla che significa Exchange-Traded Notes, ovvero “note scambiate in Borsa”. Le note sono titoli senza scadenza, ovvero un prodotto simile a un’obbligazione senza cedola a lunghissima scadenza, il cui rendimento è correlato a un indice.
Gli ETN sono parenti stretti degli ETF e con questi sono raccolti nella macrofamiglia degli ETP. La differenza tra ETN ed ETF sta nel fatto che i primi sono delle note e i secondi dei fondi. Questo significa che, mentre gli ETF replicano gli indici del mercato azionario o obbligazionari o settoriale, gli ETN replicano anch’essi il valore degli indici, però non sono collegati a un titolo in senso di una sua proprietà diretta, ma solo all’emittente. Per questo motivo, quando l’emittente di un ETN fallisce, l’investitore non gode di alcuna garanzia di credito – a differenza di quanto avviene con gli ETF. Tecnicamente si dice che sono soggetti al rischio di controparte. Per evitare questo problema spesso gli emittenti provvedono a “collateralizzare” gli ETN, ovvero ad accantonare su un altro conto una cifra di denaro oppure un quantitativo di materie prime che fungano da garanzia per il capitale investito negli ETN.
Gli ETC sono un sottoinsieme degli ETN e ne condividono tutte le caratteristiche sopra citate ma sono identificati dalla natura del sottostante, che per gli ETC può essere soltanto una materia prima, mentre per gli ETN possono essere tutti gli altri casi.
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