Che cos’è la cartolarizzazione? Potrebbe aiutare le piccole imprese?

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La cartolarizzazione (in inglese, securitization) è una pratica finanziaria che consente a una società di cedere delle attività o dei beni (soprattutto crediti, ma anche altri asset come immobili, strumenti derivati ecc.) mediante l’emissione e il collocamento di obbligazioni con cedole, che poi diventano negoziabili. Nata negli USA negli anni ’70, soprattutto nel settore dell’edilizia residenziale, questo istituto esiste in Italia soltanto dal 1999.

Il credito delle aziende viene quindi ceduto a terzi e, al momento del rimborso teoricamente dovrebbe essere garantita la restituzione del capitale più le cedole degli interessi. Ma se il credito diventa inesigibile, chi ha acquistato titoli cartolarizzati perde entrambi.

I beni non vengono ceduti direttamente ai sottoscrittori dei titoli, ma passano per società di cartolarizzazione o società-veicolo (SPV) abilitate all’emissione di titoli che incorporano i crediti ceduti. Queste versano all’azienda cedente la cifra ottenuta mediante emissione e collocamento di obbligazioni – che avranno un rating (AAA, AA, BBB, BB ecc.) proporzionale al merito creditizio.

Con la cartolarizzazione si trasferiscono al cessionario i diritti e i doveri del cedente. Tecnicamente si dice che la cartolarizzazione è una cessione pro soluto, ovvero che i rischi gravano sui portatori dei titoli.

In Italia la cartolarizzazione è già stata molto usata, soprattutto da parte di banche (sotto forma di crediti in sofferenza) e di enti pubblici. In questo periodo di crisi, le autorità di regolamentazione europee considerano la cartolarizzazione una soluzione per dare nuova linfa ai prestiti alle piccole imprese, spesso negati dalle banche. Per le PMI sarebbe un modo per accedere al mercato dei capitali mediante una forma di finanziamento con condizioni economiche più vantaggiose. Per farlo sarebbe necessario il sostegno della BCE e dei governi europei, in modo da evitare che la cartolarizzazione favorisca la creazione di titoli sottovalutati, poco trasparenti e pertanto tossici per il sistema finanziario. La BCE dovrebbe creare un nuovo tipo di cartolarizzazione, caratterizzato da basso rischio e ad estrema trasparenza.


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