Che cos’è l’Abenomics?

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premier giapponese, Giappone, primo ministroAbenomics è un termine coniato dai giornalisti anglofoni per indicare la nuova politica economico-finanziaria scelta dal premier liberale giapponese Shinzo Abe dopo vent’anni di economia stagnante o di recessione nel paese del Sol Levante.

In questo lasso di tempo, la Bank of Japan aveva usato esclusivamente l’arma di tassi di interesse vicini allo zero. L’unica soluzione percorribile, secondo il neoeletto primo ministro Shinzo Abe, una scossa brutale. Per dirla in poche parole, proponeva di dire basta alla prudenza, per preferire una politica monetaria espansionistica, di investimenti pubblici che non si curano del debito che producono. E di misure per la crescita. Ai problemi del debito pubblico si penserà dopo, ora quello che più conta è fare uscire il Paese dalla crisi.

Il cambio di marcia ha consentito per la prima volta all’economia giapponese di crescere, nel primo trimestre del 2013, mettendo a segno un +3,5% del PIL su base annua. Questa crescita è costruita quasi interamente sulla rinnovata fiducia dei consumatori che sono tornati a spendere come facevano negli anni migliori. Ed è boom anche del mercato azionario: la Borsa è tornata a correre, crescendo del 70% nel giro di pochi mesi (l’indice Nikkei è ora ai livelli del 2007). Sono invece più caute le imprese, che per ora hanno contenuto i loro investimenti.

Che cosa pensare della Abenomics? Le opinioni sono variegate:
* Negli Stati Uniti prevale la perplessità. Però è vero che i tassi dei bond governativi giapponesi stanno calando e poiché il debito pubblico del paese è per il 90% in mano ai giapponesi stessi, si prevede che almeno il 10% di essi venderanno i loro titoli nazionali per cercare investimenti più redditizi in altri paesi – dando così una spinta anche all’economia degli altri paesi.
* Secondo alcuni analisti, la rinnovata crescita del Giappone è illusoria, perché la popolazione è troppo vecchia ed è già tardi per riuscire a far crescere la natalità.
* Il Credit Suisse ha pubblicato un rapporto in cui spiega perché conviene investire in Giappone: la svalutazione riuscirà a rilanciare l’export; il PIL crescerà a un ritmo sostenuto, le aziende hanno ampi margini di crescita perché erano avvezze a una bassa produttività.
* Rimane comunque il dubbio che si tratti di una crescita drogata, non sostenuta da opportune riforme strutturali.

L’Abenomics si pone come terza opzione tra il rigore europeo e i piani economici di stampo vagamente socialista degli USA, ma è l’unica strada che ha portato risultati tangibili – almeno per il momento.


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