Carte di credito: come ridurre i costi al minimo
Di NicolettaNegli ultimi anni gli italiani hanno fatto un uso crescente delle carte di credito: uno strumento bancario i cui costi non sono bassi (in media, 31,8% euro di canone annuo), ma in compenso possono essere relativamente contenuti con alcune precauzioni. Tre sono i principali errori da evitare:
1. Non prelevare denaro con la carta di credito come si fa con il Bancomat: la commissione per anticipo contante può sfiorare o toccare il 4%.
2. Evitare il più possibile di prelevare denaro all’estero in valuta diversa dall’euro: la commissione di conversione valuta è dell’1,5%, che però va a sommarsi con la precedente commissione per anticipo contanti (mediamente del 3,9%), arrivando a un esagerato 5,4%.
3. Evitare i rimborsi a rate, ovvero quelli con le carte revolving: i tassi annui effettivi globali applicati per i rimborsi a rate vanno dal 19 al 25%!
Esistono poi due altri spinosi capitoli:
* utilizzo della carta di credito per i pagamenti dei conti all’estero in paesi fuori dall’eurozona: per il medesimo motivo di cui parlavamo sopra: la commissione di conversione valuta;
* uso della carta di credito per gli acquisti online: attenzione soprattutto all’acquisto di viaggi, biglietti aerei e siti di commercio elettronico: spesso viene richiesto un surcharge (sovrapprezzo) che però si palesa solo alla fine del lungo percorso di acquisto. La pratica è illegale dal 2010 e molti operatori si sono ravveduti, ma altri siti importanti continuano nonostante tutto ad applicarla.
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