Avrebbe senso uscire dall’euro? Pro e contro in sintesi
Di NicolettaL’uscita dal tunnel della crisi economica sembra sempre meno vicina e inevitabilmente porta anche l’uomo della strada a chiedersi se non sarebbe meglio optare per l’uscita dell’Italia dall’area euro. Di certo l’argomento è stato usato strumentalmente a fini politici: la nostalgia per la lira e per i tempi in cui la vita era più agevole è una tentazione viva, soprattutto per le persone più anziane o meno preparate a controbattere illusorie promesse. Vediamo in breve quali sarebbero i pro e i contro di un ritorno al vecchio conio:
Vantaggi:
* L’Italia avrebbe la possibilità di gestire autonomamente la sua moneta nazionale e quindi di svalutarla a seconda del bisogno del mercato, ridando impulso alle esportazioni e al turismo, visto che il Paese diventerebbe poco costoso per gli stranieri.
Svantaggi:
* Come ha detto chiaramente il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, se l’Italia uscisse dall’euro il PIL crollerebbe e potrebbe calare anche del 30%.
* La svalutazione della moneta non sarà soltanto pilotata, ma anche naturale. Gli italiani si ritroverebbero con un potere d’acquisto di salari e pensioni inferiore del 30-40% rispetto agli altri paesi d’Europa. I costi dell’energia e delle materie prime (per le quali il Paese dipende in gran parte dall’estero) diventerebbero insostenibili per le aziende.
Si rischia dunque il default immediato del sistema Italia: sia i cittadini che lo Stato sarebbero “strozzati” dall’aumento dei tassi di mutui, prestiti e del debito pubblico, con un deficit in crescita esponenziale. Prospettare l’uscita dall’euro equivale a condannare tutti a un aumento della povertà e a privarsi del paracadute degli aiuti che in questi anni sono comunque arrivati dalla Banca Centrale Europea.
A nostro avviso, non ha senso stare a discutere sul ruolo della moneta unica, che non è sostituibile, ma piuttosto rivedere le politiche di austerity europee, controbilanciandole con misure volte a promuovere lo sviluppo.
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Proprio così. Il tema vero non è tanto: Euro sì Euro no, quanto quello degli equilibri interni all’Europa. Sia nell’area monetaria che al di fuori di essa troppi Paesi mostrano di non sapersi distaccare dalle vecchie politiche di potenza nazionali, pur facendo (finte ) professioni di europeismo.