Arrivano i bonus per far tornare in Italia lavoratori e ricercatori in fuga
Di NicolettaQuello dei troppi cervelli in fuga dall’Italia è un problema da risolvere al più presto, se il nostro paese vuole continuare a restare competitivo e aggiornato, investendo sempre di più nella ricerca e nell’innovazione. Entrerà in vigore domani (e lo resterà fino alla fine del 2013) la legge che prevede delle agevolazioni fiscali per favorire il rientro in Italia di coloro che – pur essendo cittadini italiani – attualmente svolgono le loro attività lavorative o di studio/ricerca all’estero.
Questi i requisiti per accedere alle agevolazioni fiscali:
* alla data del 20 gennaio 2009 devono essere nati dopo il 1 gennaio 1969 ed essere stati residenti per almeno 2 anni continuativi in Italia;
* devono aver svolto fuori dall’Italia una professione, un’attività d’imprenditoriale, un periodo di studio (laurea o post-laurea) in maniera continuativa (almeno) negli ultimi 2 anni;
* dovranno essere assunti in Italia oppure aprire un’attività di lavoro autonomo o di impresa nel nostro paese, trasferendo la loro residenza nel giro di 3 mesi dall’assunzione o dall’inizo dell’attività.
Il vantaggio per i beneficiari sarà principalmente un notevole sgravio fiscale sui redditi (la tassazione sarà ridotta al 20% per le donne e al 30% per gli uomini). Saranno anche tutelati i diritti acquisiti e maturati fuori dal nostro paese: l’attestazione di competenze e di titoli e i contributi previdenziali maturati all’estero. Infine, sarà riservata a queste persone una quota di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Le pratiche necessarie per il rientro saranno gestite con l’ausilio dei consolati italiani all’estero.
Perderanno (e dovranno rimborsare) le agevolazioni ricevute i beneficiari che trasferiranno di nuovo la residenza all’estero prima che siano passati 5 anni dalla data di fruizione del beneficio.
Commenta o partecipa alla discussione