Anche l’Austria firma un accordo con la Svizzera per tassare i capitali non dichiarati

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Si stima chi siano dai 15 ai 20 miliardi gli euro depositati dai cittadini austriaci nelle banche della Confederazione Elvetica. Ora però, dopo Gran Bretagna e Germania, anche se con meno clamori e meno battaglie legali, anche l’Austria annuncia un accordo con la Svizzera per tassare i capitali esportati illegalmente in Svizzera senza dichiarazione in patria.

Oggi la firma dell’intesa a Berna, il cui fine è ovviamente recuperare gettito fiscale che contribuirà a raggiungere il pareggio del bilancio statale entro il 2016. Secondo le stime, potrebbe entrare almeno un miliardo di euro entro l’anno prossimo.

I termini precisi dell’intesa non sono ancora noti, ma è verosimile che essa sarà sulla falsariga di quella raggiunta con la Germania. Resta fermo l’anonimato dei titolari dei conti correnti, ma le banche svizzere effettueranno una ritenuta sui depositi con un’aliquota ancora imprecisata (per la Germania andava dal 21 al 41%) che sarà versata al fisco austriaco.

1 commento su “Anche l’Austria firma un accordo con la Svizzera per tassare i capitali non dichiarati”
  1. daniele ha detto:

    Ottima notizia. A quando un accordo con l’Italia?


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