Manovra finanziaria 2011-2012: salgono le tasse sulle stock option

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Che cosa si intende per stock option? Non si tratta di azioni (in quel caso si parlerebbe di ‘stock’ tout court), bensì di opzioni call, ovvero di un diritto – senza obbligo – di acquistare azioni (anche dette ‘sottostante’) di una determinata società quotata in borsa a un prezzo estremamente favorevole (detto strike price o semplicemente strike).

Di solito le stock option sono conferite gratuitamente, nell’ambito della componente variabile del salario, a manager e funzionari di una società per meriti particolari conseguiti nella carriera all’interno dell’azienda oppure come incentivo alla produzione.

Gli strike price delle opzioni sono molto inferiori rispetto al prezzo del titolo sottostante per gli altri investitori: in questo senso l’esercizio delle stock option consente di tenere in portafoglio titoli a un prezzo di carico molto basso, pur con la possibilità di rivenderli sul mercato con ottime plusvalenze o di donarli a chiunque si desideri.

Nella manovra finanziaria per il contenimento del debito pubblico su cui ferve il dibattito in questi giorni, è previsto anche un aumento delle tasse sulle stock option, oltre che sui bonus di manager e banchieri che superano il triplo della parte fissa della retribuzione: nella bozza del ministro Tremonti l’aliquota addizionale su entrambi sarà del 10%. Questa sarebbe la principale stretta fiscale riservata al settore finanziario.

Con molta probabilità, chi possiede stock option e redditi elevati potrà sopportare il ‘sacrificio’.


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