Investimenti attivi e passivi: qual è la differenza e come orientarsi
Di NicolettaUna differenza fondamentale su cui costruire la propria cultura finanziaria è la differenza tra investimenti attivi e passivi. Possiamo sintetizzarla in questo modo:
Una gestione attiva mira a ottenere rendimenti superiori a quelli del mercato, mediante la scelta di particolari azioni e applicando di particolari strategie di investimento
Una gestione passiva ha l’obiettivo di ottenere lo stesso rendimento prodotto dal mercato, mediante lala replica di un indice rappresentativo del mercato stesso (benchmark).
Un tipico investimento attivo sono i fondi di investimento “classici”, quelli che normalmente vengono proposti come “fondi” tout court al pubblico italiano. Sono invece investimenti passivi gli ETF (Exchange Traded Funds) che sono negoziati in borsa alla stessa stregua delle azioni di borsa.
In teoria i fondi attivi dovrebbero garantire performance superiori rispetto a quelli passivi, ma non è sempre così, non sempre i gestori attivi riescono a “battere il mercato” con un opportuno “stock picking” (scelta delle azioni). E in molti casi negli ultimi anni i fondi a replica passiva hanno offerto dei rendimenti (al netto dei costi) superiori al quelli a replica attiva.
Che cosa si può consigliare ai risparmiatori che vogliono optare per i fondi attivi?
* Prestare attenzione ai costi (sono un aspetto determinato a monte non variabile, a differenza delle prestazioni).
* Comprendere bene la strategia di investimento su cui si basa il fondo scegliendo quello più adatto alle proprie esigenze.
* Informarsi sulle prestazioni passate del fondo – non sono necessariamente indicative dei rendimenti futuri, ma quando un fondo ha costantemente un rendimento inferiore al benchmark, bisogna chiedersi il perché.
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