Obbligazioni inflation-linked: perché ora convengono
Di Walter A.Le obbligazioni inflation-linked (che in inglese si chiamano anche inflation-indexed bonds o linkers) sono strumenti che offrono un rendimento indicizzato all’inflazione – ad esempio dell’area euro. Sono ovviamente concepite per escludere il rischio inflazione da un investimento. Ovviamente, prevedono anche il rimborso del valore nominale dell’obbligazione alla scadenza. Quindi, la resa complessiva del titolo sarà data dalla sommatoria del suo prezzo, delle cedole fisse periodiche e del fattore di rivalutazione che deriva dal citato meccanismo di indicizzazione all’inflazione. Per dirla con altri termini, il rendimento reale di questo tipo di bond è il tasso di crescita annuo meno il tasso di inflazione dello stesso periodo.
Le obbligazioni inflation-linked sono particolarmente convenienti in periodi come questi in cui l’inflazione è bassa e non si intravvede il pericolo che torni a salire e perciò anche gli emittenti non fanno “pagare cara” questa clausola. Come dire: investire nei linker in questo periodo è un modo per comprare una buona assicurazione, però a bassi costi. Attenzione, però! L’assicurazione di cui parliamo riguarda l’inflazione e non l’affidabilità dell’obbligazione in sé, che è da valutare in base al rating che (almeno in teoria) dovrebbe misurare il rischio sottostante.
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