Che cosa sono le obbligazioni reverse floater
Di NicolettaNell’ambito delle obbligazioni strutturate rientrano anche le obbligazioni reverse floater, ovvero una tipologia di obbligazioni (di solito a medio o lungo termine) composte dalla combinazione di un’obbligazione ordinaria con uno swap. Per esse è previsto dal regolamento di emissione in una prima fase il pagamento di cedole fisse iniziali decisamente più elevate rispetto ai tassi di mercato e, in una seconda fase, il pagamento di cedole variabili calcolate applicando un tasso variabile che è dato dalla differenza tra un livello massimo stabilito al momento dell’emissione (cap rate) e un tasso variabile (di solito, l’Euribor).
Si passa quindi da cedole fisse a cedole variabili e dall’andamento opposto rispetto ai tassi di interesse a breve termine. Il termine reverse sta quindi a indicare il rapporto inversamente proporzionale della cedola nel secondo periodo.
Una ulteriore distinzione nell’ambito dei reverse floater è tra obbligazioni “step-up” e “step-down”, espressioni che fanno riferimento al primo periodo di flusso cedolare, quello in cui l’ammontare è fisso: per le step-up, la somma corrisposta con le cedole è crescente, per le step-down la somma è decrescente. Come dicevamo, dopo questa prima fase subentra il meccanismo di variabilità.
Le obbligazioni di questo tipo da un lato sono appetibili perché inzialmente corrispondono un tasso fisso più alto dei tassi di mercato, che però corrisponde all’assunzione di un certo rischio da parte del sottoscrittore, quello legato all’andamento futuro dei tassi di mercato. Lo svantaggio maggiore è infatti legato all’innalzamento dei tassi che, per via del meccanismo di differenza da calcolare che abbiamo spiegato sopra, porta il sottoscrittore a percepire una cedola effettiva inferiore a quella di mercato o addirittura a una cedola pari a zero se il tasso variabile risulta uguale o più alto di quello fisso inizialmente stabilito.
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