Obbligazioni high-yield: perché quelle europee hanno un successo crescente?
Di NicolettaAll’interno della categoria delle obbligazioni societarie (o corporate bond) si fa una distinzione tra investimenti più sicuri (investment grade) e obbligazioni high-yield (ovvero, ad alto rendimento, cui però corrisponde anche un alto livello di rischio). Di recente, però, la fiducia dei risparmiatori a proposito delle due classi si è parecchio ridotta, almeno per le obbligazioni in euro. Così come non è più tanto lontano il profilo di chi investe su bond hi-yield piuttosto che su titoli governativi.
L’interesse per questa asset class, che di solito è costituita da emissioni obbligazionarie con un rating S&P inferiore a BBB- è più che raddoppiato negli ultimi tre anni in Europa. Le aziende del Vecchio Continente, sempre più private dell’accesso al credito dalle banche e penalizzate dalla riduzione dei rating nazionali, sono ricorse in massa a questa tipologia di emissioni obbligazionarie, incrementando notevolmente il mercato.
I settori più interessanti per investire nei titoli high yield sono quelli delle telecomunicazioni, del cablaggio, del packaging e dei beni di consumo. Ricordiamo però che questo tipo di bond è adatto soltanto a investitori con una alta propensione al rischio, pronti ad affrontare una volatilità anche estrema. I rischi che si corrono derivano dalla stretta correlazione tra queste obbligazioni e i tassi di interesse, dalla possibile mancata capacità dell’emittente di rispettare l’impegno nel pagamento degli interessi e/o nel rimborso del capitale e infine dalla situazione di liquidità generale del mercato. In un portafoglio bilanciato che potremmo definire “prudente”, la quota di bond ad alto rendimento non dovrebbe superare il 5%.
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