Scelte di vita: trasferirsi per lavoro in Spagna
Di Daniele GrattieriNell’ottica della ricerca di un’occupazione adeguata, sotto tutti i punti di vista, e assecondando la moderna tendenza di guardare oltre i confini nazionali, un Paese da tenere in considerazione nella lista delle vostre opportunità è sicuramente la Spagna.
Si tratta, infatti, del Paese europeo più vicino all’Italia in termini di clima e stile di vita. Inoltre, anche le differenze linguistiche e culturali sono più attenuate rispetto ad altri Paesi.
Da sapere
La lingua principale è il castigliano e la sua conoscenza deve essere uno dei primi obiettivi da raggiungere, se la vostra intenzione è quella di stabilirvi in Spagna. Infatti, come in Italia, la lingua locale è importante sia per l’aspetto professionale che per quello dell’integrazione sociale.
Conoscere bene l’inglese, di certo, vi pone in vantaggio però non è un elemento sufficiente. La Spagna, come l’Italia, non è un Paese in cui l’inglese si parla diffusamente. Basti, infine, pensare che il castigliano è la terza lingua più parlata al mondo e il suo studio vi consentirà di ottenere valide opportunità professionali e di inserirvi senza problemi nel tessuto sociale.
Per quanto riguarda il costo della vita, questo è più basso che in Italia perché la pressione fiscale è più contenuta e, di conseguenza, gli stipendi a parità di altre condizioni sono più alti. In particolare, le Isole Canarie rappresentano una meta particolarmente preferita perché più conveniente.
L’offerta di lavoro, inoltre, è variegata e riguarda soprattutto figure professionali altamente specializzate come medici, informatici, cuochi ma anche operai, lavoratori agricoli e addetti da inserire nel comparto turistico.
Risultano influenzate dalla stagionalità solo le occupazioni legate al turismo e all’agricoltura, mentre le altre opportunità si dimostrano stabili e durature. Per avere un’idea degli stipendi lordi erogati, si pensi che un medico può arrivare a guadagnare mediamente fino a 50 mila euro all’anno, mentre un ingegnere informatico fino a 42 mila euro e un rappresentante di commercio fino a 40 mila euro.
Medie più basse, ma ugualmente interessanti se rapportate al costo della vita, sono le retribuzioni delle figure del comparto turistico, come camerieri, cuochi, commessi e ausiliari che oscillano da un minimo di 12 mila ad un massimo di 24 mila euro, sempre all’anno.
Da fare
I documenti necessari e i permessi da richiedere variano a seconda del tempo di permanenza previsto. Gli italiani e gli altri cittadini europei che prevedono di restare in Spagna fino ad un massimo di 90 giorni, potranno avere con sé solo la carta d’identità o il passaporto.
Oltre i 90 giorni è necessario possedere il NIE, cioè il numero d’identificazione dello straniero. Il rilascio di tale numero identificativo è la condizione essenziale per poter stipulare un contratto di lavoro. Il NIE può essere richiesto non appena arrivate in Spagna oppure anche prima di partire, a seconda dei vostri progetti, presso il consolato spagnolo in Italia. I tempi massimi per il suo rilascio sono quantificati in 3 mesi, decorrenti dalla richiesta.
Il passo successivo è la richiesta della residenza. Per ottenere la residenza spagnola dovrete aver già stipulato un contratto d’affitto per un immobile ad uso abitativo, se l’ipotesi dell’acquisto vi sembra troppo impegnativa. Inoltre, dovrete poter dimostrare la vostra capacità di mantenervi autonomamente, cioè l’avere dei risparmi o una rendita sufficiente oppure aver già stipulato un contratto di lavoro, per cui è richiesto il possesso del NIE.
Se vi trovate ancora in Italia e avete iniziato la ricerca del lavoro in Spagna, oltre a visitare i siti internet delle agenzie di lavoro, degli uffici di collocamento spagnoli e delle camere di commercio, una delle prime cose da fare è la preparazione di un buon curriculum vitae.
i tratta, infatti, del vostro biglietto da visita che deve contenere tutte le informazioni necessarie e presentarle in forma adeguata. Vi consigliamo di iniziare per tempo la stesura del vostro curriculum vitae spagnolo, operazione che non deve essere assolutamente sottovalutata.
I pro e i contro di trasferirvi in Spagna a lavorare
Se state valutando la possibilità di emigrare per motivi di lavoro, dovrete precedentemente analizzare i vantaggi e gli svantaggi che possono scaturire dalla vostra scelta. Tra i vantaggi troviamo diversi aspetti, quali: il conforto di una lingua e di una cultura simili a quella italiana, le condizioni climatiche di tipo mediterraneo, una tassazione meno opprimente, il costo della vita più basso e la vicinanza geografica all’Italia.
I lati negativi, purtroppo, sono in parte condivisi con l’Italia e riguardano la presenza di un alto tasso di disoccupazione, l’aumento della povertà e della corruzione e il fatto che il livello dei salari sia più basso della media europea. La principale condizione di vantaggio rispetto all’Italia, che determina la convenienza a cercare un lavoro in Spagna, è data da un sistema fiscale più clemente.
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