Che cos’è il Tasso di cambio e perché è importante negli investimenti
Di NicolettaPer una corretta valutazione delle opportunità di investimento sui mercati e per un’opportuna composizione del portafoglio è importante capire i meccanismi alla base dei tassi di cambio.
Che cos’è il tasso di cambio?
Il concetto può essere definito con “il numero di unità di moneta A che possono essere acquistate con un’unità di moneta B”. Esistono anche dei regimi di cambi fissi, ma solitamente il tasso di cambio tra due valute è “flessibile”, ovvero può cambiare nel tempo, riflettendo le dinamiche macroeconomiche delle due nazioni (andamento dell’economia, scelte di politica monetaria ecc.).
Si distingue ulteriormente tra:
* tasso di cambio nominale, che è il rapporto tra due valute (ad esempio, se il tasso di cambio euro/dollaro è di 1.30 questo significa che per acquistare 1 euro servono 1.30 dollari sul mercato delle valute).
e
* tasso di cambio reale, che è il rapporto fra i prezzi di beni o servizi prodotti in un paese A in termini di beni o servizi di un paese B (ad esempio, prendendo il tasso di cambio nominale citato in precedenza (euro/dollaro 1.30), un’auto del valore di 10000 euro in Europa avrà lo stesso valore di un veicolo che costa 13000 dollari US.
Tuttavia ai fini di questo articolo ci serve ragionare in termini di tasso di cambio nominale.
Perché è importante il tasso di cambi nella valutazione degli investimenti?
Perché, conoscendo e sfruttando le varie dinamiche in base alle quali fluttuano le valute si possono diversificare meglio gli investimenti, sia sul piano valutario che su quello geografico o settoriale.
Supponiamo che un investitore americano decida di investire 10.000 euro per tre anni successivi in obbligazioni di un’azienda italiana che versa una cedola annuale (sempre reinvestita) del 10%: dopo tre anni l’investitore avrà un capitale di 13.310 euro. A questo punto dovrà “cambiare” il ricavato in dollari US e il ricavo finale dell’investimento dipenderà dal livello del cambio dollaro/euro, visto che non esiste parità del cambio. Se nel frattempo l’euro si fosse apprezzato, sarebbe più cospicuo che nel caso di sua svalutazione.
Esistono anche degli strumenti (detti “hedged”) che sono coperti dal rischio di cambio e consentono di esporsi su un determinato mercato esterno senza risentire delle oscillazioni della sua valuta. Non sempre permettono guadagni maggiori di fondi o ETF esposti alle oscillazioni del tasso di cambio. Dipende dai casi. Torneremo a parlarne.
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Articolo molto interessante. Mi piace molto investire in obbligazioni in valuta come TRY ora.
Alex
Investireinitalia.blogspot.it