Che cos’è l’indice VIX e perché è importante?
Di NicolettaPer volatilità si intende la variazione dei prezzi dei titoli azionari e VIX è un acronimo che indica l’indice di volatilità della Borsa di Chicago (l’acronimo sta per Chicago Board Options Exchange Volatility Index. Anche conosciuto come “indice della paura” della Borsa statunitense, è una specie di “termometro” che fornisce una misura dell’ansia degli investitori o meglio, della loro avversione al rischio. Esistono altri due indici paralleli, il VXN (l’indice di volatilità dei titoli quotati al NASDAQ100) e il VXD (che segue i movimenti delle 30 blue chip del Dow Jones) e di solito il loro andamento è parallelo a quello del VIX. L’indice di volatilità nasce in base ai prezzi registrati sulle opzioni call e put a scadenza di un mese, che in pratica costituiscono una scommessa sul fatto che il loro prezzo salirà o scenderà – e di quanto.
Il VIX sale quando la borsa cade e scende quando essa è in territorio positivo. La quota 20 è considerata dagli addetti ai lavori come il limite al di là del quale il mercato segnala turbolenze, ovvero alta variabilità dei prezzi. Nell’inverno 2008 – ai tempi del fallimento della Lehman Brothers, tanto per intenderci – aveva sfiorato il livello record di 90 punti.
Nelle scorse settimane il VIX ha superato il livello 20, per poi scendere di qualche punto. La situazione non è preoccupante ma segnala un certo nervosismo da parte degli investitori americani dovuto alle ultime mosse della Federal Reserve che ha annunciato la fine dell’acquisto di bond, alle insoddisfacenti prospettive sulla crescita del PIL, il calo della disoccupazione e il calo degli acquisti di case negli USA. L’importanza del VIX sta dunque nell’indicare la maggiore o minore fragilità finanziaria del periodo che si sta attraversando.
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