Come si comprano i bitcoin?

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Per chi desidera acquistare Bitcoin esistono quattro principali possibilità:

1. Utilizzare degli appositi servizi di exchange autorizzati (sempre online) che consentono di aprire un conto e di versarvi monete digitali acquistate da altri utenti del sito. I nomi più conosciuti di questi sono exchange sono Bitstamp, Bitfinex, Kraken e, in ambito italiano, TheRock Trading. La procedura da seguire sarà più o meno di questo tipo: collegarsi alla pagina, cliccare sulla voce “Open account” o simili, compilare il modulo con i propri dati (tra cui il proprio indirizzo e-mail) e cliccare sul pulsante “Register” o analoghi. Si riceverà nella casella di posta elettronica un messaggio automatico contenente due credenziali: Client ID e Password. Con queste, tornando sul sito dell’exchange si può effettuare il login per collegarsi al proprio account. Qui bisogna seguire passo passo la procedura per cambiare la password, poi cliccare sulla voce “Buy/Sell” e in seguito sul link “Verify your account”. A questo punto sarà necessario ottemperare alle richieste inviando foto o pdf dei documenti personali richiesti. Nel giro di un paio di giorni al massimo tutti i dati e i documenti saranno verificati dallo staff. A quel punto, se si è ottenuta l’autorizzazione si può iniziare ad acquistare Bitcoin cliccando nuovamente sulla voce “Buy/Sell” e poi su “Buy Bitcoins” indicando quanto denaro si intendi convertire e pagando mediante un tradizionale bonifico dal proprio conto bancario. Gli online exchange garantiscono i prezzi migliori, grazie alla maggiore liquidità (ovvero, consentono di acquistare i Bitcoin al prezzo di mercato con una piccola commissione) ma pongono un rischio di controparte, come è avvenuto nel caso della chiusura del portale Mt.Gox.

2. Servirsi degli ATM, che sono una sorta di sportello bancomat. In Italia non sono ancora molto diffusi, all’estero se ne trovano di più. Funzionano in questo modo: l’acquirente inserisce il denaro nel distributore e questo invia i Bitcoin al suo portafogli virtuale. In alcuni casi gli ATM richiedono una registrazione mediante documento di identità scansionato. È possibile usare qualsiasi app/wallet, ma bisogna avere con sé il QR code di riferimento. Il vantaggio degli ATM è la loro immediatezza (e i prezzi, incluse le commissioni, sono poco più alti di quelli degli exchange).

3. Bitboat: è un portale che consente di acquistare una piccola quantità di Bitcoin rapidamente online via Postepay o Jiffypay, oppure di pagare in contanti effettuando il pagamento in una ricevitoria convenzionata. È il metodo più anonimo e immediato, ma le commissioni sono leggermente più gravose.

4. Effettuare l’acquisto di persona, tra privati, in contanti: gli incontri per questi scambi diretti si organizzano su community di settore come Localbitcoin. Il meccanismo è simile a quanto avviene sui siti di annunci o su eBay: ogni utente deve fornire un feedback che aiuta a garantire l’affidabilità di un trader. Il vantaggio di questo tipo di acquisto è la possibilità di pagare in modalità diverse (Paypal, contanti, Western Union). Il prezzo dei Bitcoin dipende sia dall’affidabilità del venditore che dal metodo di pagamento scelto. E’ sempre consigliabile testare l’affidabilità di un trader iniziando con piccole cifre.

Oltre che con l’acquisto, i Bitcoin possono anche essere ricavati mediante la cosiddetta attività di mining, ovvero facendo eseguire dei calcoli matematici al processore o alla GPU del proprio computer. Le macchine che certificano la correttezza delle transazioni vengono infatti ricompensate in bitcoin. Tuttavia questa procedura richiede un’elevata potenza di calcolo, da cui deriva un grande dispendio energetico. Come dire: i costi sono più elevati dei ricavi. Anche in questo caso sarebbe però opportuno approfondire il discorso elencando alcune possibili soluzioni al problema – e lo faremo presto: continuate a seguirci.


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